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All’interno di Palazzo Marangoni, sono state predisposte delle sale che saranno il luogo dove verranno recuperate le memorie archeologiche cittadine. Ricordiamo che i primi nuclei abitati di Lauria sono antichissimi, raccolsero, secondo alcuni documenti, gruppi di rifugiati. A Seluci (Seleuci) si stabilirono popolazioni provenienti dai territori del Sinni, nel centro storico attuale le migrazioni furono dalla vicina città di Blanda Yulia posta, com’è noto, dalla costa tirrenica.
Va anche detto che nel secondo secolo dopo Cristo il Re dell’Epiro Pirro prese di mira la valle provocando morte e distruzione. Nel 406 truppe Visigote di Alarico in risalita verso il fatale fiume Bussento, rasero al suolo le aree popolate lauriote. Nel 906 I Saraceni distrussero nuovamente l’abitato. Lauria ha avuto una grande importanza nel Medioevo. Si pensi alla grande storia dell’Amiraglio Ruggero e dei nobili che continuarono una tradizione prestigiosissima fino all’evento dei francesi di Napoleone e del generale Massena. Di lì a poco Lauria fu attraversata dai moti rivoluzionari garibaldini che furono la premessa per l’Unità d’Italia.
Lauria ha avuto una grande storia anche legata al suo essere terra di passaggio verso le Calabrie e la Sicilia.
Nel corso del tempo, alcuni ritrovamenti hanno confermato il ruolo strategico del territorio. A nord, a Castello Seluci sono state trovate delle monete pre-romane, a sud, al Malfitano sono stati trovati dei vasi risalenti alla magna Grecia. Il sottosuolo ha riconsegnato preziose tracce anche di epoche più recenti, basti pensare ad alcuni cimeli di una famiglia sepolta ai piedi della Madonna Assunta.
L’associazione Magna Grecia di Lauria, in sinergia con il Comune e la Soprintendenza regionale, intende recuperare grazie ai ritrovamenti provenienti dal passato, la propria memoria, dando vita ad un’operazione culturale di straordinaria portata rivolta e dedicata in particolare alle scuole. Infine, la possibilità di avere delle sale museali ben custodite può offrire ulteriori spunti di impegno. Basti pensare che nei mesi scorsi, sempre grazie  al Seraphicum di Roma, all’associazione Magna Grecia, alla Diocesi e alla Parrocchia, Lauria ha potuto avere per circa un mese dei libri preziosissimi del ’600 scritti dal Cardinale Brancati.

monete seluci
Le monete antiche ritrovate a Seluci