Percorrendo l’asta viaria della valle del Noce, si giunge ai piedi di Lauria e ci si immerge in uno scenario incantato. Il verde domina il percorso in leggera ascesa e ci consegna un territorio ricco di emozioni. Si scorge subito tra la vegetazione il fiume Noce ed il suo impeto. Un tempo questo corso d’acqua era centrale nella quotidianità delle famiglia che ci abitavano. Oggi è un luogo prezioso per fauna e flora. La lontra così come uccelli rari, amano frequentare un fiume ricco di insenature e dislivelli. Tanti sono i pescatori che attendono il prelibato pesce d’cqua dolce. Gli sport d’cqua ad iniziare dal kajak hanno scovato questi luogi straordinari che ti entrano nel cuore e nella mente. Si oltrepassa un ponticello, più volte ristrutturato e punto di collegamento con le altre comunità valligiane. Nel corso della Seconda Guerra venne fatto saltare in aria dai tedeschi, ma poi fu prontamente ricostruite. Sulle alture delle colline della Valle si scorge la vita, poderi, alberi da frutta, coltivazioni estensive. Nel ’900 questa parte di territorio ospitava un’industria di corde di ginestre. Molto importanti erano le coltivazioni di tabacco e del baco da seta. Ora l’abitato appare più vicino, si scrogono le case, le strade. Di sera l’illuminazione artificiale consegna delle vedute mozzafiato. Si possono osservare le chiese, i due borghi. All’entrata del paese si può godere di un parco, di un’anfiteatro all’aperto, di alcune strutture sportive. In lontananza si scorge il “Presepe del ruscello” realizzato in occasione dell’anno giubilare del 2000. Si scorge della muratura antica, un tempo la via Popilia passava da queste parti. E’ uno spettacolo osservare la forza dell’acqua ai piedi di un costone che sorregge uno dei quartieri più antichi di Lauria. Ritorniamo a salire, siamo in Via Fontana, all’ingresso del quartiere dei Sanseverino.
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